Disputare un Campionato di Serie C vuol dire chiudere un bilancio in perdita sia nelle grandi piazze che per le piccole realtà, con l’emergenza della pandemia la forbice si è ulteriormente allargata.
I costi dei tamponi, dei test sierologici e delle sanificazioni previste dalle direttive si aggirano tra i 200mila e i 300mila euro e possono aumentare ulteriormente nel caso di un focolaio, dove sono previsti ulteriori prescrizioni e quindi altre spese da sostenere.
Parallelamente diminuiscono gli introiti derivanti dalla vendita degli abbonamenti, dei biglietti, dal merchandising anche se queste non sono mai state delle voci fondamentali del bilancio ma comunque consentivano di coprire le spese, considerando la percentuale che deriva dagli spettatori dei padroni di casa, che si prende quando si gioca in trasferta. Allo stato attuale alla Giana Erminio non conviene aprire al pubblico, perché i costi per ogni partita superano gli incassi generando un’ulteriore passivo.
Secondo quanto pubblicato dalla Gazzetta dello Sport nei giorni scorsi, sarà un bagno di sangue per tutte le società con una perdita secca stimata in 1.6 milioni di euro a squadra, in totale mancheranno 22 milioni dagli incassi degli stadi con una media di oltre 300mila euro in meno a società (a seconda del volume di pubblico) mentre il crollo delle sponsorizzazioni costa in media 200mila euro a club.
Tra i costi che aumentano non bisogna dimenticare quelli generati anche dalle squadre giovanili. Oltre ai test sierologici da svolgere prima e durante la stagione dalla Berretti fino all’Under 13 bisogna inoltre calcolare le spese di trasporto supplementari dovuti proprio al protocollo Covid. I campionati giovanili Under 17 e Under 15 giocano contro la stessa avversaria pari età sullo stesso campo e a distanza di pochissime ore l’una dall’altra. Quindi prima la trasferta veniva coperta con un solo pullman, adesso invece è necessario affittarne due.
Sarà un miracolo quindi riuscire a sostenere economicamente l’intera stagione per tutte le società, grandi o piccole che siano e certamente assisteremo a qualche fallimento di troppo. A preoccupare di più è la sostenibilità per la prossima stagione, con l’aggravio delle perdite di questa stagione che andranno a influenzare il bilancio in maniera pesante. Il buon Oreste sono anni che copre le perdite stagionali con cifre da capogiro: dai 900 mila euro di qualche stagione fa a quelle che matureranno quest’anno!
L’unica via percorribile è quella degli Under e la Giana nelle prime quattro giornate ha fatto di tutto per schierare i quattro giovani per tutta la gara ed è il solo modo per poter arrivare a fine stagione senza il pericolo di un fallimento economico. Ci dovremo abituare …. ma i giovani di questa stagione sembrano essere molto validi e meritevoli di giocare al di la dell’età. Mi riferisco a Zanellati, Pirola, Finardi, Ruocco, Corti, De Maria, Greselin, Marchetti, D’Ausilio e Zugaro (Barazzetta non lo abbiamo ancora visto giocare).