Salvatore Bruno: “Un bell’ambiente fatto di persone perbene che hanno voglia di lavorare”

Cremonese Giana 1-1 Lega Pro 9
  • 8 Aprile 2016
  • Redazione
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L’attaccante della Giana Erminio classe 1979 Salvatore Bruno, che finora ha totalizzato 98 reti nella sua carriera, augurandogli di arrivare a cento con la divisa della nostra squadra, è stato intervistato presso il centro sportivo Seven Infinity di Gorgonzola, dai colleghi di vocidisport.it.

Si comincia parlando dalla sua squadra del cuore: “Avendo cambiato molte maglie, sono tanti i posti che mi sono rimasti nel cuore, come Ascoli, Brescia, Modena e Torino. Se devo sceglierne uno, dico Ascoli, una piazza calda in cui ho vinto un campionato. È stato un anno speciale coronato con la promozione, resa possibile grazie ad un gruppo fantastico. In quella squadra, c’erano tanti giocatori che avrebbero, poi, fatto bene in categorie superiori, come Andrea Barzagli, ma a quel tempo era lui che giocava con me (ride, ndr). Abbiamo disputato insieme anche la stagione in Serie B, riuscendo a salvarci in un campionato con un livello molto più alto rispetto a quello attuale”.

Il punto della situazione sulle qualità del calcio italiane: “È inutile nasconderci, il livello è sceso in Serie A e conseguentemente anche in B e in Lega Pro. Ce ne accorgiamo dalla Nazionale”.

Successivamente ricorda della sua carriera nelle società emiliane. Daprima nel Sassuolo, dove ha militato tra il 2010 e il 2012: “E’ una società organizzatissima sotto tutti i punti di vista. Squinzi è un vincente, nello sport così come nella vita. C’erano tutti i presupposti per salire in A, sapevo che prima o poi sarebbe successo”. Poi al Modena dove ha segnato cinquanta reti: “E’ una grande realtà calcistica dove mi sono trovato benissimo. La maglia del Modena va sentita, chi non vuole bene a questo club non deve entrare in società”.

Non si può dimenticare l’esperienza nella Coppa Uefa con il Chievo Verona: “Prima abbiamo disputato i preliminari di Champions League contro il Levski Sofia, dove però io non ho giocato. Dopo la sconfitta subita per mano dei bulgari, siamo retrocessi al primo turno preliminare della Coppa Uefa e sono sceso in campo contro il Braga. È stata un’esperienza bellissima. In campo internazionale non mi era mai capitato, a parte con le nazionali giovanili”.

La rete che ricorda meglio: “Con la maglia del Modena, ho realizzato una tripletta in un match contro il Pisa. Ricordo il secondo, un gran pallonetto”.

La sua rabbia per non essere arrivato ancora cento reti: “Ogni volta che mi viene posta questa domanda, affiora un po’ di rabbia. Il rammarico c’è, ho sempre detto che a cento gol avrei fatto fare un dvd con il titolo ‘Cento’. Farò quello dei novantotto”.

Numerose le maglie che colleziona a casa sua: “Ne ho diverse, ad esempio quelle di Inzaghi, Samuel, Kaká e Gattuso. Ma quella a cui sono più affezionato è di Roberto Baggio, me la tengo stretta”.

Infine non potevano mancare le sue sensazioni sulla stagione che sta disputando la nostra squadra: “Un bell’ambiente, fatto di persone perbene che hanno voglia di lavorare. Qui c’è un gruppo fantastico, mi sono trovato bene sin dal primo giorno. Quest’anno ho fatto sette gol nelle prime quindici partite, poi un infortunio mi ha fermato e ne abbiamo risentito sia io che la squadra. Due vittorie, due pareggi e zero gol subìti non è male come media, anche se avremmo potuto fare molto di più, soprattutto contro Mantova e Albinoleffe, gare in cui avremmo dovuto conquistare i tre punti. Stiamo facendo fatica in casa, ora non dobbiamo mollare, ci aspettano cinque finali. Il giocatore più avanti di tutti è Augello, riesce a mettere in pratica sia qualità che quantità. Si merita una categoria superiore”.

 

Servizio a cura di Davide Villa

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