La partita perfetta, inaspettata, trionfale …. la partita che ha portato la Giana alla salvezza. Una gara dominata dall’inizio alla fine e il risultato avrebbe potuto anche essere più rotondo, è stata comunque una partita vera con due squadre motivate e concentrate a raggiungere i propri obiettivi: il Padova per arrivare ai play off puntando sull’ultimo turno casalingo contro l’Alessandria, forti del pareggio in casa dei grigi e sperando in un loro passo falso (che puntualmente si è materializzato con l’1-1 a Bolzano con il SudTirol); la Giana alla ricerca dei punti salvezza, fuori casa (26 punti conquistati!) … dove gioca veramente da grande squadra, 7 vittorie stagionali 5 pareggi 4 sconfitte e miglior difesa in trasferta in coabitazione con il Cittadella e la Reggiana con soli 12 reti subite.
Cesare Albè, grande uomo di campo, schiera la sua squadra con tre attaccanti Sasà Bruno, Andrea Gasbarroni e a sorpresa ripropone Riccardo Rossini dal primo minuto, ma non con il solito 4-3-3, bensì con Ricky in posizione “stranamente accentrata” per sfruttare le sue doti aeree e Gas con il compito di svariare in attacco non in una posizione fissa e ancora una volta ha avuto ragione lui.
I Biancazzurri, tatticamente perfetti, prendono in mano la partita dominando per lunghi tratti, grazie ad un centrocampo stellare con un Marotta superlativo assistito egregiamente da uno spumeggiante Daniele Pinto e da un Biraghi perfetto che non ha sbagliato nemmeno un passaggio, imponendo i ritmi di gioco a loro piacimento e senza spazio agli avversari.
Al 33° la svolta dell’incontro con Marotta che da fuori area si inventa una parabola maligna che non lascia scampo al portiere veneto portando in vantaggio la Giana e spianando la strada verso una meritata vittoria. Un goal che da fiducia ai compagni che da quel momento in poi, dispongono della gara a proprio piacimento, dettando i ritmi di gioco, tenendo il possesso palla e affondando quando è stato necessario.
La reazione del Padova si è concretizzata solo nei primi dieci minuti del secondo tempo, con una serie di corner battuti in serie ma senza impensierire un ottimo Paleari. Poi, tanti errori in fase di finalizzazione per la Giana che spreca almeno quattro contropiedi limpidi che avrebbero consentito prima a Bruno, poi a Marotta due volte e infine a Perico di chiudere la gara. Per fortuna ci ha pensato un ottimo Gasbarroni a mettere la parola fine alla gara, con un strana parabola che ha scavalcato il portiere Favaro infilando il goal della tranquillità.
Per il secondo anno consecutivo la Giana si salva senza dover passare per la coda dei play out e rimane così in Lega Pro anche per la prossima stagione, grazie a un finale di campionato eccellente con tre vittorie esterne consecutive (Sudtitol 1-0, Pro Patria 2-0 e Padova 2-0) e senza subire reti da 321′ minuti (ultimo goal subito a Pavia al 39′ minuto del primo tempo). Un trionfo finale che consacra un gruppo forte, un gruppo storico, un gruppo vincente che in questi anni si è affermato contro qualsiasi avversario, in ogni campo di gioco, in qualsiasi occasione. Un gruppo che va conservato senza smembramenti, piuttosto va rinforzato con due o tre elementi di valore che possano far fare il salto di qualità, per puntare più in alto … perché no! Ma stavolta facciamo scegliere a Cesare Albé e ai suoi collaboratori gli elementi mancanti nel collaudato scacchiere !!!!!!
PADOVA-GIANA ERMINIO 0-2
Padova: Favaro, Diniz, Favalli, Bucolo, Sbraga, Fabiano Medina, Ilari (Cunico 60′), Baldassin, Altinier (Sparacello 79′), Neto Pereira, Finocchio (Petrilli 84′). A disp: Reinholds, Dionisi, Dell’Andrea, Turea, Mazzocco, Bearzotti, Petrilli, Sparacello, Cunico, Bottalico. Allenatore: Giuseppe Pillon
Giana Erminio: Paleari, Perico, Augello, Marotta, Solerio, Polenghi, Pinto, Biraghi, Bruno (Cogliati 89′), Gasbarroni (Perna 84′), Rossini (Bonalumi 76′). A disp: Sanchez, Sosio, Costa, Bonalumi, Montesano, Sanzeni, Brambilla, Grauso, Romanini, Perna, Cogliati, Capano. Allenatore: Cesare Albè
Direttore di gara: Signor Federico Sassoli di Arezzo. Assistenti: Signori Alfonzo Annunziata di Torre Annunziata e Alessandro Lombardi di Castellammare di Stabia
Marcatori: Marotta 33′, Gasbarroni 76′
Recupero: 2′ pt, 4′ st.
Angoli: 9-3
Spettatori: 4.024
Ammoniti: Altinier 23′, Rossini 35′, Fabiano 61′, Paleari 76′, Finocchio 85′, Favalli 83′.