Il vice di Contini, mister Matteo Castelnovo commenta così in conferenza stampa la sconfitta di misura nell’andata dei playout di Serie C contro il Trento: “Siamo partiti con l’atteggiamento giusto. Abbiamo fatto un grande primo tempo tenendo molto bene il campo, in fase di non possesso creando qualche occasione. Siamo stati bravi a sbloccarla su palla inattiva. Nella ripresa il gol del pari ci ha un po’ tagliato le gambe, soprattutto a livello mentale. Non è stato semplice reagire e così abbiamo preso il secondo e il terzo, soprattutto quest’ultimo su una ripartenza che poteva essere evitata. Dovevamo essere un po’ più attenti in questo caso. Siamo ancora vivi perché i ragazzi hanno dimostrato che ci hanno creduto e sono riusciti poi a riaccorciare, alimentando ancora le speranze. Ho visto una squadra convinta nella maniera più assoluta di andare a Trento e poterla vincere“.
Sulle difficoltà a centrocampo: “Ricordiamoci che c’era qualche assente, squalificato oppure infortunato da qualche tempo come Pinto. Ci poteva stare un calo fisiologico dovendo fare una partita a questi ritmi e ad alta tensione, la quale ti può togliere qualcosa a livello di energie. Da quando siamo riusciti a fare bene la fase di non possesso, restare aggressivi e compatti, abbiamo fatto un’ottima partita. Considerando che avevamo 5 primavera in panchina, è evidente che qualche assenza di troppo l’abbiamo da un po’ di tempo“.
Qualità del Trento e rosa ridotta dunque: “Messaggi è stato fermo parecchio anche lui. Dovevamo essere bravi a gestire alcuni momenti di gara e avere la consapevolezza che ti possono mancare energie nel proseguire la partita. Tutto sommato, chi è entrato ha disputato la partita che doveva essere fatta. Abbiamo sempre detto (ed i ragazzi lo sanno) che il Trento ha qualità importanti; però se vado a vedere le partite di campionato all’andata e al ritorno e prendo in considerazione questa partita qui, siamo vivi e ci crediamo. La sconfitta certamente non ci aiuta, la strada è in salita, però è anche vero che se saremo questi pure a Trento, potremmo farcela. Sono un po’ di mesi che abbiamo partite una dietro l’altra decisive”.
Successivamente interviene il difensore Simone Perico, autore della rete che ha sbloccato la partita, che ha espresso così il suo pensiero in sala stampa dopo la sconfitta nel playout d’andata contro il Trento: “È stata una partita dalle due facce. Da parte nostra abbiamo approcciato bene, il gol ci ha dato una mano ad essere più compatti aiutandoci ad essere in una fase di crescita per tutta la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo abbiamo preso gol in una situazione dove non si pensava di prenderlo. Quindi è cambiata l’inerzia della partita, ci siamo disuniti e poi queste partite le paghi contro squadre che hanno certe qualità come il Trento. Sono cresciuti rispetto al primo tempo dove erano partiti contratti. Abbiamo fatto questo gol alla fine che probabilmente tiene aperti i giochi nel ritorno“.
Spiega così il colpo accusato dopo l’1-3: “Nel calcio non è mai finita, certo con questo risultato sarebbe stata ancora più complicata nel ritorno, col secondo gol nostro invece abbiamo ancora qualche carta da giocarci. Lavoreremo in settimana per dare il tutto ed il di più rimboccandoci le maniche“.
Infine, l’intervento del capitano e centrocampista Daniele Pinto, che nonostante non abbia giocato, ha voluto esprimere ugualmente in conferenza stampa le sue sensazioni, partendo dall’analisi del match: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene riuscendo a fare gol subito e sbloccandoci anche a livello mentale. A parte qualche incursione con Pasquato, abbiamo retto bene. Nella ripresa sono partiti forte, abbiamo subìto un po’ questo fatto. Hanno trovato il gol, il quale a loro ha ridato entusiasmo ed a noi tolto le sicurezze. Il terzo gol non si può prendere in questo modo, sono errori di gioventù che costano caro. Nonostante tutto, abbiamo reagito trovando comunque la seconda rete, che è quella che ci deve dare la carica per andare a Trento e battagliare“.
È forte il dispiacere per lui di non giocare le due partite decisive dei playout, a causa di un problema serio al tallone che necessiterà di un intervento in ospedale domani: “Purtroppo non posso dare una mano ai miei compagni, mi spiace parecchio. Non ho dormito questa notte. Da quando fai parte per molti anni di una società e ci sono queste partite, spiace veramente tanto. Pensavamo il problema al tallone fosse una cosa meno complicata, ho provato fino alla fine ad andare avanti, ma dovrò operarmi. Seguiranno 2/3 mesi di recupero”