
Seconda volta al Comunale per l’Atalanta Under 23, che per la quarta volta in assoluto sfida la Giana Erminio. Nei tre precedenti la compagine martesana aveva ottenuto nello scorso campionato una sconfitta a Caravaggio per 3-2 ed un pareggio a reti bianche al ‘Città di Gorgonzola’. Invece è una vittoria quella conquistata in terra bergamasca, nella partita d’andata della corrente stagione per 3-1.
Mister Andrea Chiappella analizza così il successo casalingo contro i nerazzurri: “Al gruppo posso fare solo grandissimi complimenti per come è stata approcciata la partita e per come si è rimasti dentro nella stessa, anche nella sofferenza. Avevamo davanti un avversario che è uno dei migliori della categoria. Senza ombra di dubbio ci ha messo in difficoltà. Ci abbiamo provato pure nel secondo tempo di andare avanti a giocare e chiuderla. Lo dimostrano le occasioni di Stückler, Pinto e Ballabio“.
Una formazione parzialmente rimaneggiata rispetto al match contro il Caldiero Terme di Coppa Italia Serie C settimana scorsa: “Sono estremamente contento per la risposta che ha dato il gruppo. Rispetto all’ultima partita di Coppa Italia abbiamo cambiato cinque elementi. Chi è entrato alla fine ha dato il suo contributo, come Piazza che non giocava da diverso tempo. È stata una situazione di emergenza difensiva dove avevamo fuori 2/3 giocatori tra squalifiche ed infortuni. Ci siamo stretti ed abbiamo portato a casa una vittoria importantissima. Questo va sottolineato. C’è sempre bisogno di tutti. Lo stiamo dimostrando partita dopo partita“.
La svolta dopo il match contro l’Avellino, valido per i Quarti di Finale della Coppa Italia Serie C: “Probabilmente dopo questa partita abbiamo trovato una quadra ed una mentalità che ci hanno permesso tramite i risultati di crescere ulteriormente”.
Se era prevedibile essere a 39 punti all’ottava giornata di ritorno, praticamente ad una manciata di punti dalla quota salvezza già a metà febbraio, risponde: “Sinceramente no. Mi aspettavo un cammino un po’ più difficile perché rispetto alla Giana dell’anno scorso, che aveva come caratteristica la conoscenza e l’aver consolidato un gruppo con la vittoria del campionato di Serie D, quella di questa stagione ha visto cambiare quindici giocatori nuovi. C’era da rimettere insieme i pezzi e ricostruire tutto in una categoria difficile come la Serie C“.
Domenica si va a Padova: “Cercheremo di affrontarla con grande rispetto con le nostre armi“.
L’attaccante Mattia Tirelli commenta così la sua prima partita da titolare in campionato alla Giana che lo ha visto subito in goal: “Io ho una caratteristica principale che va oltre le doti tecniche: penso sempre prima alla squadra, a fare bene per lei più che per me stesso. Quello che arriva dopo è sempre un di più. Cerco sempre di mettermi a disposizione del gruppo. Se mi si richiede di fare l’attaccante, lo faccio. Se il mister mi chiede di stringermi di più e fare la mezzala, lo faccio. Non c’è nessun tipo di problema perché so che la mia generosità è la qualità che posso portare maggiormente per la squadra“.
La dedica per questo evento: “Sono contento più che per me stesso, per i momenti passati fino ad ora a livello personale. Sembra una cosa scontata, ma la dedica va alla mia famiglia che mi sta sempre vicino, nonostante sono lontano cinque ore da casa e non puoi vederla tutti i giorni. Si fa sempre sentire. Poi alla mia ragazza perché non essendo sempre con me causa lavorative mi sta vicino. Ed anche a mio nonno perché si fa sempre sentire ogni giorno ed a ogni allenamento mi chiede come va e come sto“.
Sull’Atalanta Under 23 il suo punto di vista: “Ne parlavo anche negli spogliatoi. È veramente una squadra forte. Tiene sempre il pallino del gioco, è sempre in mezzo con questi braccetti che si buttano, questi scatti che ti mettono in difficoltà. Penso la categoria richieda questo: sacrificio, saper lottare, saper mantenere il risultato. Magari si va in vantaggio non così meritatamente come pensi, però devi essere bravo anche tu a tenere il risultato“.
Il passaggio da una piazza grande come Ascoli ad una più piccola come Gorgonzola: “Non voglio parlare di altri perché mi hanno sempre messo nelle condizioni di stare bene. Ho avuto solamente dei problemi miei personali a livello mentale e mi serviva cambiare aria, magari in un ambiente più tranquillo e trovare un mister come questo che mi ha dato le condizioni di esprimermi subito al massimo. Gorgonzola è una scelta giusta e ringrazio la società che mi ha dato questa opportunità“.
Il difensore Luca Ferri spiega l’adattamento ad un determinato assetto tra infortuni e squalifiche: “Mi sono fatto male al ginocchio contro l’AlbinoLeffe. Alborghetti ha avuto invece una lesione muscolare contro il Caldiero mercoledì scorso. Quello che conta alla fine è la mentalità che ci ha dato il mister. Chiunque manchi, c’è un sostituto che è all’altezza e dobbiamo fare bene. Abbiamo messo in pratica quello che ci sta dando lui. Mi pare ci stiamo riuscendo bene“.
Il rapporto con i giocatori più giovani nel reparto difensivo. Cosa è più difficile e cosa è più facile: “Complicato è cercare di entrare nella loro testa e fargli capire le cose più importanti perché giustamente ci vuole un livello di apprendimento per crescere. Ci stiamo accorgendo che ci sono dei giovani con delle potenzialità veramente importanti, soprattutto nel reparto difensivo come Colombara e Previtali. Quindi viene tutto più facile. Sicuramente bisogna indirizzarli verso la strada giusta ed il mister è molto bravo a fare questo“.
Il suo ambientamento col cambio degli interpreti: “Innanzitutto questo aspetto ti completa come giocatore. Ti fa imparare nuove cose, movimenti e posizioni. Chiunque giochi, secondo me, è importante fare bene, indifferentemente dal cambio di ruolo, oltre a dare il massimo. Quello che conta è farsi trovare pronto nel momento giusto con applicazione. A me piace fare il difensore centrale però se c’è necessità di giocare a braccetto lo si fa“.
Da dove deriva questa vittoria ce lo spiega il capitano e centrocampista Daniele Pinto: “Ci alleniamo benissimo. Diamo tutto in settimana ed i risultati si vedono durante la partita. Tante a livello fisico sono una sofferenza, come dimostrato contro l’Atalanta Under 23, una squadra forte. Abbiamo rischiato e colpito al momento giusto. Nel secondo tempo potevamo fare il terzo gol, ma dopo il 2-1 siamo stati bravissimi a livello difensivo a non concedere quasi più niente“.
Un trend nettamente in positivo rispetto al girone d’andata: “Siamo una squadra tosta. Siamo cresciuti tanto da inizio anno su questo aspetto, secondo me dovuto al tanto allenamento. Anche durante le partitelle in settimana c’è tanto agonismo, c’è quella voglia di vincere sempre. Quindi l’obiettivo è questo“.
Le cinque vittorie consecutive ed una Giana più bella rispetto a quella vista pure all’inizio del girone di ritorno della passata stagione: “Quest’anno abbiamo fatto una crescita importante. Ad inizio stagione, con tanti ragazzi alla scoperta di una categoria nuova, c’è stato tanto da lavorare ed abbiamo fatto fatica. Successivamente c’è stata una maturità importante, soprattutto se consideriamo i giovani. Abbiamo alzato il livello e questo fa la differenza. Noi vecchi cerchiamo di trasmettere questa cosa: lavorare bene in settimana per poi dimostrarlo la domenica“