In data odierna è stato pubblicato sul portale news blastingnews.com il pensiero di Giuliano Benaglio, opinionista juventino di TeleLombardia, nonchè tifoso della nostra squadra. A campionato concluso ed a salvezza acquisita, la seconda consecutiva in Lega Pro, fa un paragone con il Leicester, squadra inglese che ha conquistato per la prima volta nella sua storia la Premier League, ed ha centrato conseguentemente una qualificazione storica alla fase a gironi della prossima Champions League.
Gorgonzola, ventimila abitanti e tanta voglia di sport. Si dice che abbia dato il nome al celeberrimo formaggio con la muffa, ma da qualche tempo questa città è nota al grande pubblico anche per via della sua favola calcistica. Celebriamo il Leicester di Ranieri, una squadra “operaia” campione d’Inghilterra, ma siamo sicuri che anche in casa nostra non esistano storie simili?
La storia di questa gloriosa squadra (che deve il suo nome, “Erminio Giana”, ad un giovane gorgonzolese alpino caduto durante la Prima Guerra Mondiale) risale al 1909, quando il nome originario era “Unione Sportiva Argentia” (antico nome della città). Nel corso dei decenni la Giana ha maturato esperienze tra Promozione ed Eccellenza lombarde, vincendo campionati anche con largo anticipo (storica la stagione 2001-02, quando si iniziò con 20 vittorie nelle prime 20 partite) e finendo con il retrocedere per poi risalire. Tutto questo fino al 2011.
Nel giro di tre anni i ragazzi del Presidente Oreste Bamonte (oramai da trenta primavere al timone della società) sono passati dalla Promozione alla Lega Pro (sfruttando anche la contestuale unificazione delle due divisioni). Era il 27 aprile del 2014, i ragazzi perdevano in casa per 1 a 0, ma grazie al contestuale pareggio esterno della seconda in classifica la promozione tra i professionisti arrivava con una giornata di anticipo.
Ragazzi semplici, umili ma volenterosi, per la maggior parte lavoratori (tre allenamenti la sera, oltre alla partita) ai quali il mister Cesare Albè (soprannominato il “Ferguson” della Martesana) ha affiancato gente d’esperienza come Salvatore “Sarà” Bruno (quarto marcatore di sempre tra i giocatori in attività in Serie B) e Gasbarroni (cresciuto nella Juventus con al suo attivo diverse stagioni in Serie A nelle fila di squadre blasonate).
Due anni in Lega Pro, due anni con l’obiettivo di salvarsi (sempre arrivato prima del previsto). Quest’anno però, con un pizzico di fortuna in più, si poteva ambire ad una posizione migliore, magari ad un ottavo posto che avrebbe permesso di disputare nella prossima stagione la Coppa Italia dei “grandi” (vedi la favola dell’Alessandria, arrivato fino alla semifinale poi persa nel doppio confronto con il Milan).
Per l’anno prossimo già fervono i lavori dentro e fuori degli uffici della società di Via Milano, gli interrogativi però sono molti: rimarranno tutti quei giovani di belle speranze (su tutti Solerio, Marotta e Rossini)? Sarà ancora Albè la guida tecnica anche per la prossima stagione tra i “pro”? Ne sapremo sicuramente qualcosa di piu nelle prossime settimane, anche se qualcosa inizia già a trapelare….