Come riporta il sito ufficiale della A.S. Giana Erminio, oggi 22 giugno è stata inoltrata alla Lega Pro la domanda d’iscrizione al campionato di Serie C 2019/20, unitamente a tutti gli adempimenti finanziari e fideiussori richiesti dal Sistema Licenze Nazionali.
Scade lunedì 24 giugno il termine per la presentazione della domanda di iscrizione al campionato di Serie C e come consuetudine la Giana Erminio in anticipo ha provveduto a staccare un assegno da 30 mila euro insieme alle garanzie fideiussorie. L’importo complessivamente dovuto ai fini dell’ammissione alla stagione sportiva 2019/2020 è di 60 mila euro, costituito da una quota associativa alla Lega Pro di € 5.000,00 e da una quota di partecipazione al Campionato Serie C di € 55.000,00.
La situazione iscrizioni
Le società che hanno già inoltrato la domanda sono 34 su 60 ma ci sono ancora 48 ore:
Albinoleffe, Alessandria, Arezzo, Bari, Carpi, Casertana, Catanzaro, Cavese, Como, Cesena, Fermana, Francavilla, Giana Erminio, Gubbio, Imolese, Monopoli, Novara, Pergolettese, Piacenza, Picerno, Pistoiese, Pontedera, Renate, Reggina, Rimini, Robur Siena, Sambenedettese, Sicula Leonzio, Sudtirol, Teramo, Ternana, Vibonese, Vicenza, Vis Pesaro.
I casi problematici
Albissola e Siracusa hanno già annunciato ufficialmente la non iscrizione mentre Arzachena, Lucchese, Foggia, Rieti e Viterbese navigano in cattive acque e sono a rischio iscrizione.
Per la Lucchese, dopo il miracolo sul campo, è stata avanzata la richiesta di una procedura di concordato preventivo e conti alla mano ha bisogno di 1 milione di € per potersi iscrivere.
Per il Rieti è una lotta contro il tempo per riuscire a completare la documentazione, anche se resta in piedi la possibilità di cambio di proprietà tra Curci e Felleca.
L’Arzachena deve ancora saldare gli stipendi della stagione appena conclusa, senza la quale non è possibile l’iscrizione.
La Viterbese è in vendita e Camilli ha dichiarato che se non trova un acquirente non iscriverà la squadra.
Stesso discorso per il Foggia, messo in vendita simbolicamente a un euro, ma nessuno ha bussato alla porta. La città si è mobilitata con l’obiettivo di raccogliere i soldi necessari per coprire le falle che impediscono l’iscrizione.