Continua a perdere credibilità il campionato professionistico di Serie C mandando in onda la farsa di Cuneo dove si è perso anche l’ultimo briciolo di credibilità. Siamo tutti indignati per una delle pagine più tristi del calcio italiano con il presidente Ghirelli che invece di puntare il dito contro se stesso e i suoi collaboratori che hanno consentito questo pastrocchio, continua a riempirci di balle inutili che servono solo a distogliere l’attenzione sulla sua incapacità di gestire la Lega Pro. Ci aveva già sbalordito assegnando il premio delle 3P alla tifoseria dall’Alessandria, con l’iniziativa che la Lega di Serie C e l’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive avevano indetto per valorizzare il concetto di uno sport partecipato e corretto che coinvolgesse tutti gli attori e i protagonisti dell’evento calcistico. Peccato che nessuno si sia accorto di quanto successo in Alessandria Giana Erminio dove sembrava di essere stati catapultati nell’era della Russia di Stalin o nella Germania di Hitler, dove ci hanno impedito persino di aprire bocca, offesi e trattati come degli appestati!
I vertici della Serie C dovrebbero invece dirci con quale criterio hanno iscritto al campionato alcune realtà che già avevano evidenziato gravi problemi economici.
Sulla base di queste negligenze organizzative si è arrivati al ridicolo, infatti, è di oggi la notizia di ulteriori punti di penalizzazione inflitte per le fideiussioni irregolari di alcune squadre di Serie C:
il Tribunale Federale Nazionale, con un comunicato sul proprio sito ufficiale, ha reso nota la decisione in merito al caso delle fideiussioni Finword. Una sentenza attesa che puntualmente è arrivata a punire con otto punti di penalizzazione e una multa da 350mila euro (da pagare entro un mese) per i quattro club coinvolti: Matera (già radiato), Cuneo, Pro Piacenza e Lucchese.