• 22 Dicembre 2015
  • Redazione
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Un anno fa la Giana festeggiava in piazza la terza promozione di fila e lo storico ingresso tra i professionisti, domenica a conclusione del campionato di Lega Pro si è tornati a festeggiare una salvezza diretta con una giornata in anticipo, che vale come una quarta promozione di fila. A farla da padrone, la gran degustazione di risotto al gorgonzola per l’occasione colorato di Azzurro, la birra artigianale fresca e con la banda del paese ad intonare le note del successo sportivo, migliaia di tifosi a festeggiare, applaudire e ringraziare i giocatori  autori di una così grande impresa, soprattutto se si considera che il budget per questa squadra era veramente contenuto.

Bisogna ricordare che a partire dalla stagione 2011-12 ebbe inizio un ciclo di risultati positivi: la squadra di Gorgonzola vinse in sequenza il girone F di Promozione Lombardia, poi il girone B di Eccellenza Lombardia e infine il girone A di Serie D (categoria in cui la Giana era debuttante assoluta). Così, nel 2014, il sodalizio gorgonzolese fu promosso in Lega Pro, entrando per la prima volta nella sua storia nel calcio professionistico italiano. Il merito di tutto questo è senza dubbio del grandissimo presidente Oreste Bamonte che dal 1985 ad oggi ha saputo dirigere in maniera impeccabile il timone della società, affidando la conduzione ad una allenatore altrettanto speciale Cesare Albè che dal 1994 ad oggi è riuscito  nel miracolo sportivo di trascinare la Giana a livelli impensabili. Nonostante le 4 retrocessioni in 20 anni (94/95 – 2000/01 – 04/05 – 10/11), il rapporto con la dirigenza non è mai stato messo in discussione, anche perché il buon Cesare ha sempre reagito trascinando i propri giocatori a 6 promozioni incredibili (96/97 – 2001/02 – 06/07 – 11/12 – 12/13 – 13/14), fino all’insperato ingresso nel professionismo calcistico.

«Un voto per la stagione? Otto! – esordisce mister Cesare Albè in sala stampa – Ma sconfitta strameritata quella di oggi, dove la Cremonese è stata di gran lunga superiore a noi sotto tutti i punti di vista. L’amarezza che resta oggi non è tanto per la sconfitta, quanto per la differenza di valori visti in campo. Noi dobbiamo imparare e impareremo, perché vogliamo qualcosa in più e dovremo attrezzarci per ottenerlo. Noi siamo una matricola e per il primo anno siamo stati “simpatici”, ma speriamo di diventarlo sempre meno. Dalle batoste si impara, oggi è stata una bella lezione. L’anno prossimo? Questa è una società a misura d’uomo, dove mi sento gratificato per essere stato vent’anni qui. Io sono attaccato a questa squadra e mi spenderò per far sì che la Giana possa arrivare ai livelli della Cremonese. Questa squadra ha fatto così bene perchè non si è mai fermata. Non ci fermeremo neanche l’anno prossimo». 

Gorgonzola: tifoseria della Giana

Gorgonzola: la tifoseria della Giana

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