Campionato iniziato e prime sette giornate archiviate, molti allenatori e addetti ai lavori dicono che per iniziare a capire qualcosa della stagione devono passare le prime 5/6 giornate, così dopo sette partite possiamo iniziare ad analizzare l’avvio della Giana e ciò che ci ha detto questo inizio di campionato.
Diamo i numeri:
Iniziamo dalle statistiche, i biancazzurri hanno totalizzato 7 punti in altrettante partite, frutto di 4 sconfitte, 2 vittorie e 1 pareggio, sedicesimo posto occupato in coabitazione con Pro Patria e Mantova, una partenza non certo esaltante ma nemmeno la peggiore che ci si potesse immaginare.
Passiamo alla voce Gol, la differenza reti tra marcature fatte e subite recita un -2, frutto di 3 gol fatti e 5 subiti, se da un lato le cinque reti subite portano la Giana ad essere la seconda miglior difesa al pari dell’Albinoleffe e seconda solo al Padova (4 le reti subite dai biancoscudati), dall’altro i soli tre gol fatti (due su azione ed uno su rigore) condannano i biancazzurri ad essere il peggior attacco assieme alla Pro Sesto, mai in otto stagioni di Serie C nelle prime sette giornate i gorgonzolesi avevano messo a segno così poche reti, lampante la mancanza di concretezza sotto porta evidenziata in queste prime battute di campionato e ad onor del vero sono anche chiare ed oggettive le difficoltà dei biancazzurri nel costruire vere nitide palle gol.
Altra piccola statistica, prima di domenica Giana e Legnago erano le uniche due squadre a non aver ancora trovato la via della rete durante la prima frazione di gioco, statistica resa unicamente di proprietà biancazzurra a causa della rete di Buric avvenuta nel primo tempo e decisiva per i tre punti della squadra veneta.
Criticità:
Come già scritto qua sopra l’evidente difficoltà nel creare e concretizzare le azioni sono un enorme malus di questo inizio di stagione, la Giana pare avere poche idee offensive e quelle poche esistenti non vengono messe in atto per mancanza di qualcosa, che sia qualità o determinazione questo non spetta a noi dirlo.
Il modulo (3-5-2) che accompagna il sodalizio gorgonzolese sin dall’arrivo di Oscar Brevi sembra non dare più le giuste garanzie, quantomeno a livello offensivo, molti colleghi giornalisti in sede di conferenza stampa hanno provato a sollevare la problematica che giustamente o no ,questo lo giudicherete voi, è stata liquidata dall’allenatore biancazzurro con un secco “non stiamo giocando alla play-station” in sunto Brevi sottolinea come ci voglia una giusta quadratura ed un corretto equilibrio che sembra evidente aver trovato in questo modulo di gioco.
Allenatore che mette in luce come i giocatori che ha a disposizione siano più adatti a questo tipo di modulo piuttosto che ad un 4-2-3-1 o ad un 4-3-1-2 già utilizzato a partita in corso durante questa stagione, innegabile però come la squadra si trasformi una volta passati a questi sistemi di gioco, in avanti si trovano più soluzioni offensive mentre il reparto arretrato non è sembrato andare in grossa difficoltà nonostante il passaggio dalla difesa a tre alla retroguardia quattro.
L’analisi delle partite:
Le due vittorie ottenute fino a questo momento sono arrivate contro Pro Sesto (in casa) e Juventus U23 (trasferta), entrambe per 1-0, mentre le sconfitte sempre per una rete a zero sono arrivate contro, Lecco, Albinoleffe e Legnago tra le mura amiche e contro il Trento in terra trentina, l’unico pareggio risale alla seconda giornata di campionato, 1-1 a Mantova contro i biancorossi padroni di casa.
Pochi gol e poche emozioni questo è sempre l’unico comune denominatore delle partite disputate fin qui dai biancazzurri.
L’utilizzo della rosa:
La squadra come risaputo è stata costruita tenendo una base di giocatori esperti e completata con numerosissimi giovani, molti con alle spalle stagioni in Serie D o C altri presi dai settori giovanili di qualche squadra delle leghe maggiori.
Molti giocatori sono stati ammirati da chi segue il maggior campionato dilettantistico, basti pensare a Tremolada che finalmente si è guadagnato il posto da titolare, lo scorso anno lo si è potuto ammirare con la maglia del Nibionnoggiono, Messaggi vero e proprio trascinatore del Caravaggio che fin qui ha avuto poco spazio ed in posizioni che non appartengono propriamente al suo bagaglio tecnico, oppure a Caferri, esterno che i tifosi della Tritium hanno amato negli ultimi anni e che ha dato del filo da torcere a qualunque esterno gli si frapponesse in Serie D, ecco il classe ‘99 fino a questo momento è l’unico della rosa (senza contare i due portieri di riserva) assieme al “Primavera” Piazza e a Gulinelli a non aver ancora esordito in campionato, spesso come quinto gli sono stati preferiti giocatori che vengono schierati fuori ruolo e che vanno quindi spesso in difficoltà.
Occasioni create, modulo di gioco o altre problematiche, l’unica certezza fino a questo momento del campionato è che così sarà difficile ottenere una salvezza tranquilla, non c’è un colpevole, la squadra, lo staff tecnico e la dirigenza sono un tutt’uno e per questo per uscire da questo momento l’unica soluzione è il lavoro costante, durante la settimana e durante le partite.